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Che cosa vuol dire lega metallica?
I metalli sono dei materiali che possiamo trovare in qualsiasi oggetto che ci circonda. Il termine lega metallica oppure lega si riferisce all’unione di due o più metalli mediante fusione. Si crea, così, un materiale metallico misto che possiede le caratteristiche degli elementi originari combinati tra di loro.
La lega metallica viene usata in vari ambiti, nel settore dell’oreficeria, in quanto la lavorazione dell’oro puro presenta delle difficoltà oggettive legate alla morbidezza del materiale. Per questo motivo si è soliti combinarlo con metalli meno nobili come il rame. Il grado di purezza di un manufatto realizzato con una lega dell’oro, ovvero la quantità di oro presente, si esprime in carati.
Scopriamo nel dettaglio quali sono i metalli più comuni e il loro utilizzo.
Leghe metalliche
I metalli spesso hanno un’elevata reattività e tendono a legarsi con altri elementi. Se questi sono dei metalli si formano le leghe metalliche. Queste leghe sono molto comuni e tra le leghe più importanti possiamo parlare di acciaio (frutto dell’unione di ferro e carbonio), di ottone (frutto dell’unione di rame e zinco), del bronzo (frutto dell’unione di rame e stagno). Anche l’oro acquistato sotto forma di gioielli è una lega. I carati, invece, sono una percentuale di oro puro rispetto a una lega di oro, rame e argento.
Quali sono i metalli più comuni?
Tra i metalli più comuni e presenti sul mercato abbiamo:
- Il ferro: uno dei metalli più usati nel settore industriale, e uno dei più presenti in natura. Solitamente il ferro non si trova allo stato originario, quindi puro ma all’interno di minerali come magnetite, ematite e limonite. Il ferro non viene quasi mai usato così per com’è ma si trova associato ad altre leghe come quella del carbonio, acciaio e ghisa;
- L’alluminio: un elemento abbondante della crosta terrestre e il principale minerale dal quale si estrae la bauxite. Viene molto utilizzato per la sua leggerezza, duttilità, malleabilità e le sue proprietà di conduzione elettrica;
- Lo zinco: è un materiale che a contatto con l’aria si riveste di una patina protettiva chiamata zincatura, che lo rende una protezione ideale per gli oggetti dalla ruggine. Da un punto di vista tecnico possiede una bassa resistenza meccanica e una durezza inferiore a quella del rame. Spesso viene usato all’interno di leghe come l’ottone;
- Il piombo: uno dei metalli più diffusi, caratterizzato da una scarsa resistenza meccanica e da bassi valori di conduzione elettrica e termica. Possiede una buona malleabilità ed è poco duttile. Solitamente tra i vari impieghi viene usato per le batterie, i proiettili e alcune tipologie di vetro;
- L’oro: uno dei metalli preziosi più conosciuti che si trova all’interno di filoni e vene oppure in depositi alluvionali chiamati “placer”. L’utilizzo dell’oro in gioielleria oltre al suo tipico colore è dovuto alla sua duttilità e malleabilità, unite al fatto che non subisce l’ossidazione dell’aria. L’oro trova impiego anche nel campo dell’industria grazie alla sua conducibilità elettrica.
Lavorazione e utilizzo dei metalli
La lavorazione dei metalli viene suddivisa in due grandi categorie: a caldo oppure a freddo. Ciò non vuol dire che ci sia effettivamente caldo o freddo ma sono delle espressioni che mettono a confronto la temperatura di lavorazione con quella di fusione del metallo.
Tra le lavorazioni a caldo possiamo ricordare: la forgiatura e la fusione, mentre per quelle a freddo un buon esempio potrebbe essere quello dell’imbutitura, ovvero la trasformazione di una lastra di metallo in una forma concava, come quella di un recipiente in metallo.
Per quanto concerne, invece, gli utilizzi dei metalli questi possono essere tantissimi: si passa da applicazioni nel campo dell’elettronica a quelle nel settore dei trasporti, energetico, tecnologico, dell’edilizia ed aerospaziale. Basta dare uno sguardo in giro per capire quanti possano essere gli utilizzi di questi materiali.
Lega metallica oro e argento: ecco il significato
L’oro è un metallo malleabile che da solo non può essere usato per la fabbricazione dei gioielli perché non ne sarebbe garantita la durata. Per questo motivo è sempre associato ad altri metalli che gli possono conferire la necessaria durezza. Tante sono le combinazioni di oro con altri metalli che prendono il nome di leghe.
Così come l’oro, anche l’argento viene legato ad altri metalli per potere raggiungere la consistenza a cui siamo abituati a vederlo e fare in modo che non possa deformarsi. Le leghe sono diverse in base ai metalli che vengono associati all’oro o all’argento e alla quantità di oro e argento impiegato.
Se una lega contiene più oro in percentuale di un’altra, il valore sale. Lo stesso dicasi per l’argento. Per quanto concerne l’oro, quando viene legato ad altri metalli assume una colorazione a seconda del metallo legante utilizzato. L’orafo esperto dosa le parti di altri metalli per ottenere colorazioni diverse in base alla produzione che vuole creare.
Pertanto si combinano i metalli sfruttando le proprietà e ottenendo così un prodotto che possa soddisfare le qualità meccaniche della resistenza e le proprietà estetiche che vediamo nelle gioiellerie. L’argento è un materiale che rimane stabile all’aria pura e nell’acqua pura, ma che tende a scurire se viene esposto all’ozono, all’acido solfidrico oppure all’aria in cui sono presenti tracce di composti dello zolfo. Si può sciogliere in acido nitrico concentrato caldo.
L’argento si acquista legato con il rame a titolo 800 o 925 millesimi. L’argento 925 è quello comunemente usato nelle gioiellerie, chiamato anche “argento sterling” oppure “argento sterlina”. Quando si acquista online da siti non italiani, se si vuole l’argento 925 è bene verificare che si tratti di “sterling silver”. Ma che cosa significa argento 925? Vuol dire che su 1000 parti di lega 925 sono di argento puro e 75 di rame. Questo per rendere l’argento più resistente dal momento che allo stato pure è molto morbido e facilmente alterabile anche subendo trazioni o semplici urti.
Esistono altre leghe d’argento in cui la percentuale diminuisce da 900 a 800 e generalmente sono usate per la produzione di oggetti come medaglie, monete, posateria, oggetti da tavola o d’arredamento. Attenzione agli oggetti placcati d’argento che non sono d’argento e possiedono la targhetta ARG.800.